La struttura offre servizio di pernottamento e colazione in sei comode camere matrimoniali/doppie, triple e suite famigliari, una delle quali adatta ed attrezzata per accogliere anche le persone diversamente abili.
Una nuovissima area wellness ed un tranquillo giardino interno permettono agli ospiti di coniugare l’emozione della scoperta del territorio, ricco di attrazioni naturalistiche, storiche, culturali ed eno-gastronomiche, all’esigenza di relax.
Nella deliziosa piazzetta di Ron, dove in pochi metri trovano posto la storica fontana, la chiesetta e il campanile, l’agriturismo è stato ricavato ristrutturando la vecchia casa di famiglia, dove la Nana e la Gina, caratteristici personaggi di borgata di un tempo, vissero con i loro genitori e i loro fratelli tra l’alternarsi delle terribili vicende di guerra, le rinascite post-belliche, complicate vicende famigliari e personali. Un luogo, come tanti, ricco di storie di famiglia, di guerra, di emigrazione, di operosità, di successi, fallimenti e poi rinascite. Una storia di donne forti e coraggiose ancora intrisa in questi muri.
Giovanna, chiamata “La Nana”, era una cuoca che per molti anni aveva lavorato prima in un famoso ristorante a Venezia, non lontano da San Marco, poi all’albergo ristorante “Alla Torre”, storico locale di Valdobbiadene. Ormai anziana, si ritirò nella casa di famiglia assieme alla sorella Luigia, “La Gina”, che da sempre faceva la sarta e si occupava della casa, del vigneto e dei beni di famiglia. Insieme trascorsero gli ultimi anni della loro vita e ancora oggi in molti le ricordano scontrose e irritate dalla vita, mentre per altri erano accoglienti e generose. Sta di fatto che La Nana non lasciò ai posteri nemmeno una delle sue famose ricette; il cortile di casa era chiamato “il Vaticano” perché a nessuno era concesso di accedervi e nello stesso cortile sono stati ritrovati svariati palloni sfuggiti ai ragazzini che giocavano nella piazzetta...